Insufficienza

Per una stortura genetica
io e te siamo venuti
sbagliati al mondo
uguali nello scontro
sopracciglia dure
occhi respinti
e fumo nelle bocche.
Tu spalle grosse, una vena sul naso
che ho visto crescere
e non riconosco più.
Ti so indolente
col tormento dell’insufficienza
che hai imparato a nascondere
ferito dalle partenze
quando avevi più bisogno
quando eri solo e vagavi
vuoto per le stanze
dicendo a nostra madre
mi manca quell’altro sangue
che hai tirato fuori
dal tuo grembo guasto
prima di me, molto prima
di me.
Come posso salvarti, come posso
salvare almeno te?