E ieri notte avevo
per le dita, un pensiero
per la testa, una collana
aggrappata al petto
perché alla fine almeno lei
mi potesse salvare.
*
Ti ho scritto perché così esistevo,
per infilarmi qualcosa sotto le unghie,
per esempio la vita, il pulsare marino
dei coralli, la luce asfittica
dei tuoi occhi mai sperati.
*
E quando in mezzo a tante sporche
e maledette parole d’amore
mi hai chiesto finalmente “come stai?”
io ti ho aperto le mani a pagine
e ti ho detto “domani
torno in Sicilia a scongelarmi il cuore”.
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