Notti a forma di valeriana incorniciano
un sistema nervoso peristaltico,
un rantolo contratto
negli occhi continuo.
Un temperino che cade
la punta di una matita che si rompe
un’ombra che appare di soppiatto.
Del vino sul capezzolo
che sale
fino alla punta del naso.
Impulsi moribondi
tra la spina dorsale e il sonno.
Un contatto che si rompe
si scuce
si nega
diventa sguardo e cianuro
si scopre
sale
impazzisce.
Del sangue che si rovescia
in ramificazioni viola cobalto
invisibile un corpo disabitato
che piange.
Svegliarsi
e scoprire ch’è vero.
(2005-2009)
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Hai il grande dono di tradurre in parole i tuoi pensieri più reconditi. E tutto questo in modo davvero unico. Non sprecarlo carissima Amica blogger (permettimi di chiamarti così).
sei davvero adorabile.
marco
Grazie marco, davvero.